Il 2020 è per me uno spartiacque, un muro imposto e tirato su con vigore e fatto restare in piedi perché ritengo che sia giusto così.
Forse è un periodo, una fase mentale o sentimentale; è fisiologico, è la rabbia…
Poi passa.
Poi si perdona.
Poi si va avanti tornando indietro, sui nostri passi, perché è così che funziona in occidente e bisogna farsene una ragione.