Forse prendendo spunto da una cattedrale inglese (quella di San Luca a Liverpool?!) la, cosidetta, Bigattiera è uno degli esempi e trionfi del neo-gotico che possiamo trovare nella campagna pisana, importante come il bello fosse indissolubile dall’utile, ricalcando il pensiero che poi sarà di William Morris, non dovrebbe esserci niente di brutto nella nostra vita quotidiana, sia all’interno dell’ambiente domestico sia nei luoghi di lavoro e svago. Purtroppo le cose sono molto cambiate e, non ci resta che sognare…
Il neo-gotico ispira e trionfa anche nella Cappella immersa nel Parco all’Inglese, in una piccola radura non lontana dalle mura di recinsione imponenti che, ne lasciano intravedere solo la sommità. In questo giardino si fondono molti stili e forse si rincorrono il neoclassicismo, la rilettura dello stile gotico per poi essere al servizio di un romanticismo non solo stilistico. Oggi l’incuria fa vincere la Natura, alla fine è pur sempre un elegante e affascinante polmone verde con infinite petenzialità. All’interno di Villa Roncioni c’è la sede della Fondazione Cerratelli, nome preso dalla sartoria nata nel 1914 per merito di Arturo Cerratelli, baritono tra i primi interpreti dell’opera di Giacomo Piccini “La Bohème”.
La Fondazione Cerratelli nelle sale di Villa Roncioni riservava un’ulteriore sorpresa decicata a Giacomo Puccini che, per temperamento, era più pisano di campagna piuttosto che lucchese di città! Ma anche mettendo da parte campanili e bandierine medioevali, si resta incantati e dispiace ancora di più per chi non c’è…
“In queste sale insieme vedemmo i costumi dei balletti del Bol’šoj, ne restammo a lungo o per sempre incantati”.
Questa fondazione ha come fine il custodire la memoria di queste opere d’arte, questi costumi favolosi indossati e realizzati da grandi artisti per le opere di Puccini, Verdi, Mozart, Donizetti e per registi come Zeffirelli, Visconti, Strehler… a fare eccezionalmente il figurinista sono stati nomi come Guttuso, Dalì e non solo…
Custodire il passato per rendere il futuro meno arido è sempre una buona idea.
Usciamo per un attimo dai confini “pittoreschi” di Villa Roncioni per aprire “Kaputt” di Curzio Malaparte…
Il capostipite di tutti i tuscany doomer, i Maledetti Toscani!
Questo libro e un’opera gotica colossale, leggiadria e crudeltà, “avremmo dovuto leggerlo insieme”, abbiamo letto, riletto e ancora letto insieme “Maledetti Toscani”, abbiamo visto insieme “La Pelle” di Liliana Cavani e ora, devo leggere da sola questo miracolo letterario?
Condivido un piccolo, illuminante estratto…
“I tedeschi nudi sono meravigliosamente inermi. Sono senza segreto. Non fanno più paura. Il segreto della loro forza non è nella loro pelle, nelle loro ossa, nel loro sangue ma nella loro uniforme. La loro vera pelle è l’uniforme. Se i popoli d’Europa sapessero quale floscia, inerme, e morta nudità si cela sotto il Feldgrau dell’uniforme tedesca, l’esercito germanico non farebbe paura nemmeno al popolo più debole, più disarmato. Un bambino oserebbe affrontare un intero battaglione tedesco. Basta vederli nudi, per capire il senso segreto della loro vita nazionale, della loro storia di nazione. Stavano nudi davanti a noi come timidi e pudichi cadaveri. Il generale Dietl alzò il braccio e “Heil Hitler!” Gridò con voce forte. “Heil Hitler!” risposero quegli uomini nudi alzando faticosamente il braccio armato di una frusta di fronde di betulla. Era la frusta per la fustigazione, che è il momento più caratteristico della sauna, il suo rito più sacro. Ma anche il gesto di quelle braccia armate di fruste era molle e inerme.”
Un’altra perla doomer, “Sto Volando Via”, brano vecchio, video nuovo.
Penso di averlo già visto dieci volte, sarebbe tornato da lavoro, il tempo di mangiare e poi..
“Devo farti vedere un video!”
E torniamo di nuovo nella magia sospesa tra una storia di fantasmi molto pisani e la tradizione inglese del “Gran Tour”, grazie alle fotografie bellissime di Gianfranco Righetti di Grotesque Modena.
Questo sarà proprio un bel ricordo 🥰