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Protetto: Glam Trekking (parte sesta)
Aspettando la notte delle ombre
Una selezione di racconti brevi e un po’ datati, musica e qualche immagine in attesa della notte del Sabba Maggiore più conosciuto e festeggiato del pianeta. Questa festa segna l’inizio della parte oscura dell’anno, quello che mi somiglia di più, e fortemente legata ai tempi e cicli dell’agricoltura, perchè soprattutto è la terza e ultima FESTA DEL RACCOLTO… Simboleggia anche la morte del Sole, emblema delle energie maschili.
In questa notte ricordiamo i nostri cari che ci hanno lasciato e portiamo loro dei piccoli doni. E’ una notte di festa ma anche di riflessione, su ciò che è stato e su ciò che sarà. Possiamo osservare quello che accade intorno a noi e dopo agire di conseguenza… E’ la morte di un ciclo e la nascita di uno nuovo. Faceva parte delle tradizioni europee fino a quando la Vecchia Religione non fu sostituita con un’altra di provenienza orientale.
Domnisoara Skal- cap.6 – romanzo
Le avventure di Domnisoara Skal
/2006/
(capitolo sesto)
Quattro passi con Skal
/dal diario di Skal/
Lavorare con gli altri molto spesso risulta monotono, preferisco procedere da sola, perdermi nel mio mondo, l’unico in cui riesco a essere una grande organizzatrice. Ripenso spesso a quell’ultima passeggiata notturna in compagnia di Emil de Laszowska e a quegli ultimi tenebrosi giorni trascorsi in quella città che non rimpiango, invece Emil mi manca moltissimo. So che le nostre strade sono destinate a riunirsi ma, per ora, lascio che scorrano parallele.
Domnisoara Skal- cap.5 – romanzo
Le avventure di Domnisoara Skal
/2006/
(capitolo quinto)
La Luna Blu
/dal diario di Skal/
Il conte Dracula si riferiva a un curioso fatto, un fenomeno naturale che si manifesta ogni tre anni, quando in uno stesso mese di presentano due pleniluni. Questa Luna in più, la tredicesima appunto, secondo la shamanesimo, si chiama Luna Blu. Dall’analisi fatta dal conte la notte in cui per la famiglia Rulikowscky gli eventi erano precipitati tragicamente, in cielo governava proprio una Luna Blu. Quasi sicuramente nel corso del tempo, ogni notte di questo peculiare plenilunio, era possibile entrare in contatto con quello che restava dello spirito di questa famiglia, ormai estinta da secoli. Per anni a nessuno era mai importato di loro, della loro triste storia e della fine violenta che gli era stata imposta; ma per qualche misteriosa ragione loro erano entrati in contatto con me e, qualcosa di molto forte mi aveva spinto a non fermarmi di fronte a quel pauroso episodio che era accaduto nel parco. Avrei potuto dimenticare tutto, come si fa con un brutto sogno o una suggestione, per essere stata da sola in un luogo poco raccomandabile, nel cuore della notte, invece…
Domnisoara Skal- cap.3 – romanzo
Le avventure di Domnisoara Skal
/2006/
(capitolo terzo)
IL MISTERO SECONDO EMIL DE LASZOWSKA
E
CRONISTORIE DELLA FAMIGLIA RULIKOWSCKI
/dal diario di Skal/
Trovai Emil immerso nei suoi pensieri, mi aveva invitato per una passeggiata nel giardino all’inglese nei pressi del castello dei principi Wilcox; per fortuna il Natale era trascorso senza accumulare troppi danni e troppi dolciumi all’interno della mia vita e l’anno era iniziato com’era finito quello precedente: con un’oscura cappa che rendeva la mia esistenza piena di perplessità e piccoli timori, di certo non me ne lamentavo. Non avrei potuto immaginare niente di più stimolante che un viaggio nel paranormale e nel mistero! Dal momento del ritrovamento dei tre quadri Emil si era ritirato nel suo studio e avevamo avuto poche occasioni per incontrarci, al di fuori di qualche salotto mondano. Con uno stratagemma, una di quelle avventure da non raccontare in giro, avevamo fatto uscire gran parte del materiale ritrovato nei sotterranei della biblioteca e, con grande sorpresa, c’eravamo reso conto che molte cose erano strettamente legate ai quadri, anzi ai soggetti dipinti. Questo era il motivo del nostro incontro.
Domnisoara Skal- cap.1- romanzo
Questo romanzo è dedicato
alla memoria del mio
gatto Cenerino
♥
Le avventure di Domnisoara Skal
di Serena S.
/2006/
(capitolo primo)
Nel Parco
/dal diario di Skal/
Preferii tornare a casa molto presto, invece che restare lì con quelle compagne chiassose. Non che non mi piacesse divertirmi in modo frivolo e fare confusione in compagnia ma, quella sera, tutto era esplicitamente fuori luogo, fuori sintonia. La comitiva non era delle migliori, disprezzavo quelle persone, il loro modo di sentirsi sempre a proprio agio, in ogni circostanza e luogo. Inoltre non concepivo come possibile avere come unica preoccupazione, nella vita, la perfezione delle ciglia e del giusto abbigliamento per sedurre qualche scalognato. Io ero sempre il solito pesce fuor d’acqua e non me ne vergognavo per niente. Avevo superato da un pezzo, per mia fortuna, l’età scolastica e di conseguenza potevo stare in disparte tranquillamente, senza nessun senso d’inferiorità o mania di protagonismo repressa. Il mio cervello era pieno d’idee, disegni, potenza creativa, nonostante che in quel periodo non avessi nessun progetto definito cui dedicarmi. Insomma non mi sentivo in dovere di dimostrare qualcosa agli altri, né tanto meno alle altre! Mi compiacevo di quel periodo ordinato della mia esistenza, per tanto tempo l’avevo bramato e, probabilmente, anche meritato quindi… Non mi restava che stare in pace e lasciare che la mia mente mi portasse chissà dove.
Protetto: Il boudoir -Atto V- romanzo
Protetto: Il boudoir -Atto III- romanzo
Fiori di Plastica
Le immagini qui sopra le ho scattate tra le colline pisane e la montagna pesciatina e parlano chiaramente della mia nuova passione: I FIORI DI PLASTICA.
Il fascino decadente, corrotto, quasi depravato che possiedono e esibiscono senza vergogna alcuna.
Simbolo di affetto accompagnato da pigrizia e un pizzico d’ignoranza, che non guasta mai…