Le Fiabe della Perdizione

Ciclostilato in proprio come vuole la vecchia tradizione punk, “Le Fiabe della Perdizione” sono racchiuse in 64 pagine in formato fanzine, un libro che tutte le ragazze (ma non solo) dovrebbero avere sul loro comodino, ma anche nella borsetta ed è ideale anche per le vacanze perché… prende poco posto, è molto leggero ma fa compagnia!

Cerco di uscire dalla réclame anni ’50 per non andare troppo lontana, per la verità…

Il 29 novembre saranno trascorsi 77 anni dal giorno in cui Rina Fort compì l’atroce delitto di via San Gregorio, a Milano eppure, ancora oggi, si parla di lei..
Fu definita come uno spirito malvagio, una strega cattiva. Il suo gesto giustificava certe definizioni, soprattutto se coniate da giornalisti di un certo calibro. Ancora oggi mi sembra che di Rina si parli, nel bene o nel male, senza troppa umanità.
L’idea di scriverne era nata intorno al 2010, ma come spesso avviene nella vita “accadde di tutto di più e ancora molto di più”, così tutto quello che era stato scritto e non scritto (soprattutto) fu chiuso in un cassetto.
Quel cassetto si è poi riaperto circa 10 anni dopo. Ho lasciato che la sua storia prendesse forma, molteplici forme, ho lasciato che Rina parlasse tramite me e che io parlassi per lei, molte volte lasciandomi prendere da una furia violenta, male interpretata da alcuni e compresa da altri.

Ho riversato molto odio nella storia che stavo scrivendo, l’ho concentrato sui bambini o meglio, su di loro l’avevo concentrato anziché reprimerlo. Non era un bel momento storico quello che ha visto la stesura di questo racconto lungo, quasi un romanzetto breve.
Poi però, dopo una lunga pausa l’odio si è trasformato in qualcosa di diverso e molto più affine allo sguardo che Rina Fort ha nella foto che è stata posta sulla sua tomba fiorentina.

Il libro comprende anche altro, oltre alle immagini e a un piccolo collage.

Questa volta ho fatto tutto da sola, anzi mi ha aiutato Marco e ho utilizzato un’illustrazione che inizialmente era stata creata per “Il Lamento di Venere” (ma, appunto, le cose non vanno mai come dovrebbero però poi, a guardare da una certa distanza, tutto torna…).

“Le Fiabe della Perdizione” è anche un’altra fiaba molto nera ma con un po’ di rosa, rispetto a “Rina” è completamente di mia invenzione, anzi non proprio: ho voluto utilizzare qualche cliché tipico del cinema dell’orrore. Fatemi sapere che cosa ve ne sembra e se poi vi è venuta voglia di fare un bel picnic nei pressi di qualche bella dimora abbandonata!

Seguono altri due racconti breve, sospesi tra fiction e auto-fiction, visto che ultimamente si parla molto di bravi ragazzi, come sempre non sono al passo con i tempi ma, un pochino più avanti, quel tanto che basta per sentirmi indietro e guardare tutto da un diversa angolazione.


Se siete interessati alla lettura di questa operetta autoprodotta da Madhouse Autoproduzioni scrivetemi in privato.

 

/Il libro costa 10 euro (spese postali incluse, per eventuale consegna a mano è previsto un omaggio letterario)


Fotografie scattate a Novembre 2023 nel comune di Ponte Buggianese

(Padule di Fucecchio, una delle più importanti zone umide d’Italia)

 

serena madhouse


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