Fiabe Toscane: Il Figlio del Pecoraio

Il Figlio del Pecoraio

/novella popolare/

 

In Toscana le fiabe diventano novelle e, nel mentre che siamo bambini, ci vengono raccontate così tante volte che l’ultima ci sembra di averla ascoltata solo l’altro ieri. Il ripensarci ci porta in un luogo dai contorni non definiti, con una luce calda e soffusa. In questo spazio della memoria una voce rassicurante tiene a bada l’oscurità che ci circonda e che, qualche volta ci spaventa. Tradizione vuole che la “novellatrice” sia una nonna ma, questa volta, la fiaba è stata raccontata da una ragazza vissuta a metà ottocento, in quella campagna che, superata Pistoia, porta verso la Valle del Bisenzio. E ora ve la racconto a modo mio.

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TOSCANA GOTICA “buon anno!”

La prima Toscana Gotica del 2024 rendiamocela indimenticabile, nonostante chi scrive, è in una fase che… Meglio starle lontana, è insopportabile, è pericolosa, è in fase critica-creativa!

Ah! Questi scrittori!

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TOSCANA GOTICA autunno 2023

La Toscana Gotica torna in una veste molto autunnale. La nuova stagione ci ha sorpreso con giorni caldi, piogge torrenziali e vento fortissimo, brevi tregue sempre cariche di umidità e promesse non mantenute, qualche fine settimana di cielo azzurro e…

Procediamo con ordine anche se, non è facile.

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Le Fiabe della Perdizione

Ciclostilato in proprio come vuole la vecchia tradizione punk, “Le Fiabe della Perdizione” sono racchiuse in 64 pagine in formato fanzine, un libro che tutte le ragazze (ma non solo) dovrebbero avere sul loro comodino, ma anche nella borsetta ed è ideale anche per le vacanze perché… prende poco posto, è molto leggero ma fa compagnia!

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TOSCANA GOTICA #6

TOSCANA GOTICA

il volantino della festa di halloween organizzata a Lunata, presso l?upper da Madhouse Autoproduzioni e Dark Vision
La Pelle
  Non ho letto il romanzo, non avevo visto il film, avevo una leggera infarinatura del tema, anche se di temi ne sono trattati molteplici. Qualche settimana fa, con Marco, ho visto il film “La Pelle” diretto dalla regista Liliana Cavani e tratto dall’omonimo libro di Curzio Malaparte (il pratese con il nome tedesco, il maledetto toscano, l’Arcitaliano, il primo Tuscany Doomer della nostra storia regionale).
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TOSCANA GOTICA #1

Toscana Gotica è un hashtag che utilizzo nei post di Instagram ed è legato a un numero infinito di argomenti: architettura, umore, cinema, arte, musica storie, iniziative. Un mondo condiviso oppure un qualcosa di molto personale. In ogni caso, guardandomi intorno, nella mia Toscana e, a volte, oltre i suoi confini il descrivibile come “gotico” è infinito e ovunque, basta cercare oppure non c’è nemmeno bisogno di cercare. Ad esempio il panorama d’inizio mattina, in certi momenti dell’autunno è spettrale e affascinante come certi scorci di vecchi film dell’orrore, e basta veramente poco: aprire la finestra o fare una ricerca su rai play.

Quando ti trovi al cospetto di una frase come “Brividi d’Archivio” proprio all’inizio di un inverno ancora non abbastanza freddo, non puoi non incuriosirti, non approfittarne…e per fortuna! Abbiamo trovato davvero pane per i nostri canini affilati e soddisfazione per il nostro gusto poco convenzionale e ancor meno al passo con i tempi. “I Giochi del Diavolo” ovvero “Racconti fantastici dell’Ottocento”. Una miniserie televisiva andata in onda nel 1981, ogni episodio è tratto da un racconto ottocentesco e appaiono nomi importanti della letteratura come Robert Louis Stevenson e Henry James. Storie inquietanti, sicuramente insolite, scaturite da grandi menti creative, che mi hanno riportato alla memoria un libro consigliatomi dalla bibliotecaria del mio Comune tanti, tanti anni fa, “Notturno Italiano”, antologia di racconti misteriosi appartenenti al movimento della Scapigliatura. Gli episodi de “I Giochi del Diavolo” sono sei, noi gli abbiamo già visti tutti ma rivediamoli insieme…

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Aspettando la notte delle ombre

Una selezione di racconti brevi e un po’ datati, musica e qualche immagine in attesa della notte del Sabba Maggiore più conosciuto e festeggiato del pianeta. Questa festa segna l’inizio della parte oscura dell’anno, quello che mi somiglia di più, e fortemente legata ai tempi e cicli dell’agricoltura, perchè soprattutto è la terza e ultima FESTA DEL RACCOLTO… Simboleggia anche la morte del Sole, emblema delle energie maschili.
In questa notte ricordiamo i nostri cari che ci hanno lasciato e portiamo loro dei piccoli doni. E’ una notte di festa ma anche di riflessione, su ciò che è stato e su ciò che sarà. Possiamo osservare quello che accade intorno a noi e dopo agire di conseguenza… E’ la morte di un ciclo e la nascita di uno nuovo. Faceva parte delle tradizioni europee fino a quando la Vecchia Religione non fu sostituita con un’altra di provenienza orientale.

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