Le Fiabe della Perdizione

Ciclostilato in proprio come vuole la vecchia tradizione punk, “Le Fiabe della Perdizione” sono racchiuse in 64 pagine in formato fanzine, un libro che tutte le ragazze (ma non solo) dovrebbero avere sul loro comodino, ma anche nella borsetta ed è ideale anche per le vacanze perché… prende poco posto, è molto leggero ma fa compagnia!

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TOSCANA GOTICA #6

TOSCANA GOTICA

il volantino della festa di halloween organizzata a Lunata, presso l?upper da Madhouse Autoproduzioni e Dark Vision
La Pelle
  Non ho letto il romanzo, non avevo visto il film, avevo una leggera infarinatura del tema, anche se di temi ne sono trattati molteplici. Qualche settimana fa, con Marco, ho visto il film “La Pelle” diretto dalla regista Liliana Cavani e tratto dall’omonimo libro di Curzio Malaparte (il pratese con il nome tedesco, il maledetto toscano, l’Arcitaliano, il primo Tuscany Doomer della nostra storia regionale).
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Fuga da Egolandia

Fuga Da Egolandia

di Serena S.

E’ pensiero comune che l’ego sia insito nell’essere umano per natura, che sia una parte del suo sé intangibile e che abbia lo scopo, se ben usato, di rendere migliori sé stessi.

Invece, niente di più sbagliato. Ci confondiamo o ci vogliono far confondere con la creatività, la fantasia, il carattere che, invece, nascono nell’essere umano, insieme all’essere umano e che si sviluppano e prendono forma durante il suo percorso formativo.

Fantasia e creatività si nutrono di osservazione (da cui nasce l’ispirazione)e, ancora di più di noia (che da vita al bisogno di fare tesoro di quel poco che abbiamo a disposizione). In occidente la pratica della noia è sempre più in disuso, soprattutto  nelle generazioni nate tra la fine del novecento e il primo decennio degli anni 2000. Infatti, per chi sa ascoltare nel profondo, questi anni non sono mai stati così tanto silenziosi. I cervelli non nutrendosi di noia creano e inventano molto meno o molto poco.

L’ego non fa parte della natura umana, è un essere o uno strumento a se stante e, per sua indole non è buono e nemmeno giusto.

Questa entità ci vive dentro come una tenia, non possiamo rendercene conto ma, molto spesso, non vogliamo rendercene conto. Siamo incantati? Innamorati? No, semplicemente siamo assenti a noi stessi e questo accade soprattutto nei momenti d’iperattività. L’ego ci fornisce un surplus energetico e nello stesso tempo ci rende completamente inabili.

L’ego ha il nostro stesso volto anzi, ha il nostro volto ideale; lo stesso viso che abbiamo proiettato nel mondo degli adulti durante le nostri migliori fantasia infantili, incoraggiati spesso da super adulti sprovveduti (insegnati, vecchie zie, nonni, amici dei genitori) con domande inopportune come: “cosa farai da grande?”.

L’ego ci tiene compagnia e ci incoraggia ma soprattutto ci osserva, ci studia, aspetta indisturbato il momento giusto per attaccare la nostra persona e dominarla.

Quando il corpo è stanco e malato e il carico di stress rende la mente più distratta e tollerante, quello è il momento esatto in cui, come un pirata all’arrembaggio, entra in azione.

La mente rivolta verso altre priorità, la cabina di comando incustodita, la porta aperta e il corpo molle, bisognoso di cure… E invece l’ego s’impossessa completamente di noi, portandoci nella direzione opposta a quella in cui avremmo urgentemente bisogno di andare.

Da lì in avanti la nostra vita sarà più complicata, nonostante questo ci sentiremo collocati su un gradino più alto, insieme alle nostre necessità apparenti e alle aspettative suggerite da questa creatura perversa.

Non lasciate che l’ego vi costringa a essere creativi e protagonisti in un momento di così grave fragilità fisica e mentale.

Non vi renderà più felici, solo più insoddisfatti. Non vi sentirete meno soli, soprattutto l’ego non guarirà il vostro corpo, anzi proverà a distruggerlo in tutti i modi che gli saranno concessi (ovvero che voi li concederete).

Le distrazioni che vi farà vivere vi porteranno direttamente all’Inferno e, trascinerete con voi le persone che più vi sono vicine…

Fermatevi, riposatevi, curatevi e poi…

Lavorate e analizzate voi stessi, le vostre capacità, i vostri desideri, solo così sarete liberi di salire sul palco della vita e magari di essere utili al prossimo in qualche modo.

29 agosto 2023

Dammi la luce

Una volta la mia vita era come il paradiso in terra

Un giorno, Dio ha preso tutto ciò che era nelle mie mani

Quanto sono ingenuo a pensare che tutto durerà per sempre

So che il mondo è sull’orlo della fine 

Quanto sono stupido a pensare che non mi influenzerebbe?

Oh, quanto sono stupido a pensare che non mi influenzerebbe?  

Oh Dio, per favore dammi un percorso e una luce in questa nebbiosa, nebbiosa oscurità

Anche se il cappio è il modo più veloce per porre fine a questa crisi critica 

Quindi, dammi luce

Dammi luce Caro Signore, dammi la luce

Ho pregato troppo e ho pianto troppo

Signore, se esisti davvero

Per favore rispondi alle mie preghiere

Ho pianto troppo, ho pregato troppo

Quindi dammi luce 

Faccio ancora del mio meglio per resistere e mantenere forte la mia fede aspetta solo che la mia anima sia marcia e divorata

Il mio cervello lavora costantemente per trovare un modo per sopravvivere, le grida della mia famiglia continuavano a risuonare e a tormentarmi nella testa, nella mia testa quindi devo continuare a cercare la luce nell’oscurità, nell’oscurità 

oh Dio, per favore dammi un percorso e una luce in questa nebbiosa, nebbiosa oscurità

 

TOSCANA GOTICA #1

Toscana Gotica è un hashtag che utilizzo nei post di Instagram ed è legato a un numero infinito di argomenti: architettura, umore, cinema, arte, musica storie, iniziative. Un mondo condiviso oppure un qualcosa di molto personale. In ogni caso, guardandomi intorno, nella mia Toscana e, a volte, oltre i suoi confini il descrivibile come “gotico” è infinito e ovunque, basta cercare oppure non c’è nemmeno bisogno di cercare. Ad esempio il panorama d’inizio mattina, in certi momenti dell’autunno è spettrale e affascinante come certi scorci di vecchi film dell’orrore, e basta veramente poco: aprire la finestra o fare una ricerca su rai play.

Quando ti trovi al cospetto di una frase come “Brividi d’Archivio” proprio all’inizio di un inverno ancora non abbastanza freddo, non puoi non incuriosirti, non approfittarne…e per fortuna! Abbiamo trovato davvero pane per i nostri canini affilati e soddisfazione per il nostro gusto poco convenzionale e ancor meno al passo con i tempi. “I Giochi del Diavolo” ovvero “Racconti fantastici dell’Ottocento”. Una miniserie televisiva andata in onda nel 1981, ogni episodio è tratto da un racconto ottocentesco e appaiono nomi importanti della letteratura come Robert Louis Stevenson e Henry James. Storie inquietanti, sicuramente insolite, scaturite da grandi menti creative, che mi hanno riportato alla memoria un libro consigliatomi dalla bibliotecaria del mio Comune tanti, tanti anni fa, “Notturno Italiano”, antologia di racconti misteriosi appartenenti al movimento della Scapigliatura. Gli episodi de “I Giochi del Diavolo” sono sei, noi gli abbiamo già visti tutti ma rivediamoli insieme…

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Andate tutti a…

Il 2020 è per me uno spartiacque, un muro imposto e tirato su con vigore e fatto restare in piedi perché ritengo che sia giusto così.

Forse è un periodo, una fase mentale o sentimentale; è fisiologico, è la rabbia…

Poi passa.

Poi si perdona.

Poi si va avanti tornando indietro, sui nostri passi, perché è così che funziona in occidente e bisogna farsene una ragione.

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Oltre la data di scadenza

“L’umanità, oltre la data di scadenza”, vuole essere una sorta di prefazione al “Boudoir della Signorina de Sade”, romanzo storico-erotico in 7 atti, scritto tra la primavera e l’estate del 2007, da Serena S. e autoprodotto da Madhouse Autoproduzioni all’interno dell’opuscolo “AVORIO ovvero la putrefazione di Foxy Lady”. Ispirato alla figura storica di Anne Prospère de Launay: cognata e donna profondamente amata da Donatien Alphonse Francois de Sade.  Alcuni episodi della biografia del “divin marchese” sono stati riveduti e corretti altri immaginati di sana pianta. Storie di donne o meglio di donne in cammino sulla retta via del peccato. L’unica che ci è concesso percorrere dalla nostra natura di esseri imperfetti. “L’umanità, oltre la data di scadenza” è anche una critica, molto personale, ai canoni estetici che imperversano nella realtà odierna, sui social network e non solo.

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Fiori di Plastica

 

Le immagini qui sopra le ho scattate tra le colline pisane e la montagna pesciatina e parlano chiaramente della mia nuova passione: I FIORI DI PLASTICA.

Il fascino decadente, corrotto, quasi depravato che possiedono e esibiscono senza vergogna alcuna.

Simbolo di affetto accompagnato da pigrizia e un pizzico d’ignoranza, che non guasta mai…

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