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Chernaya dusha/ korotkoye stikhotvoreniye
Fiabe Toscane: Il Figlio del Pecoraio
Il Figlio del Pecoraio
/novella popolare/
In Toscana le fiabe diventano novelle e, nel mentre che siamo bambini, ci vengono raccontate così tante volte che l’ultima ci sembra di averla ascoltata solo l’altro ieri. Il ripensarci ci porta in un luogo dai contorni non definiti, con una luce calda e soffusa. In questo spazio della memoria una voce rassicurante tiene a bada l’oscurità che ci circonda e che, qualche volta ci spaventa. Tradizione vuole che la “novellatrice” sia una nonna ma, questa volta, la fiaba è stata raccontata da una ragazza vissuta a metà ottocento, in quella campagna che, superata Pistoia, porta verso la Valle del Bisenzio. E ora ve la racconto a modo mio.
Biancaneve
Per fare una fiaba non ci vuole molto, una spina, uno specchio e una mela a volte sono già abbastanza, tutto il resto è variabile, come la fantasia del momento di chi la racconta o la raccontava di sera, a voce alta ma non troppo.
TOSCANA GOTICA autunno 2023
Protetto: L’ANNATA (racconto breve)
TOSCANA GOTICA #6
Fuga da Egolandia
TOSCANA GOTICA #5
TOSCANA GOTICA e creativa
Mancano pochi giorni alla festa di compleanno ops… di non-compleanno più dark del 2023, ma tranquilli ci sentiremo lontani anni luce da Berlino e, nonostante i salti mortali che stiamo facendo, ci sarà sicuramente quella percentuale di disagio che fa di una festa una festa “made in Madhouse”, ma soprattutto fa di noi “proprio noi e non qualcun altro”…
Protetto: TOSCANA GOTICA #4
Toscana Gotica #4
questa volta molto spesso in trasferta…
Si vedono un po’ ovunque sui social network ragazze e donne di tutte le età farsi un autoritratto fotografico e pubblicare immagini in stile “Barbie”, che cosa sta succedendo? Magari sono le stesse persone che un tempo mi prendevano in giro perchè giocavo con le Barbie (si, si, ci giocherei ancora se avessi tempo!), ecco e ora? Voi seguite la moda e tutto vi è concesso! Piuttosto fateci vedere le Barbie della vostra infanzia, le mie? Eccole qui!
Molto dark anni ’80 come potete vedere; alcuni abiti gli ho fatti io semplicemente usando ritagli di stoffa, calze rotte e altri accessori come spille da balia e un anellino borchiato trasformato in un collare di una certa rilevanza. L’abito pied de poule nero e argento l’aveva improvvisato la mia nonna, che era bravissima…