Le avventure di Domnisoara Skal
/2006/
(capitolo quarto)
Sua maestà illustrissima e veneranda il Conte Dracula.
/dal diario di Skal/
Il giorno seguente trascorse fortunatamente in modo tranquillo. La neve era caduta copiosa e il mio spirito sembrava essere tornato luminoso e pronto ha sapere sempre di più. Ero molto indecisa sul vestito che avrei dovuto indossare per quella sera. Anche se si trattava di una consultazione privata tra Emil, il conte Dracula e la sottoscritta, sapevo bene che avrei dovuto attraversare quella sorta di boudoir che era il salotto del conte, prima di giungere nel suo studio. Si trattava del salotto mondano più stravagante e anticonformista degli ultimi cento anni, questo mi metteva in una certa agitazione e curiosità. Chissà chi vi avrei incontrato e, prima di tutto, chissà se sarei stata all’altezza. Per calmarmi e rendere il mio animo più predisposto ad affrontare i momenti che avrei vissuto e mettere da parte l’ansia mi preparai un bagno caldo con un infuso di artemisia annua e, rischiai di fare tardi all’appuntamento con Emil. Alla fine indossai un abito nero in stile impero, arricchito da una passamaneria con disegni orientali che avevo ricevuto in dono da una cara amica modista, conosciuta a Parigi anni prima. Mi sentivo molto frivola e infreddolita mentre raggiungevo Emil già a bordo del nostro tassì.