C’era una volta Toscana Gotica un luogo non luogo in cui molteplici erano gli incroci e i ricami: la realtà, l’umore, il sogno, l’incubo, l’architettura, il velluto rosso, certe camice damascate e la musica, l’arte figurativa, la letteratura…
Le immagini qui sopra le ho scattate tra le colline pisane e la montagna pesciatina e parlano chiaramente della mia nuova passione: I FIORI DI PLASTICA.
Il fascino decadente, corrotto, quasi depravato che possiedono e esibiscono senza vergogna alcuna.
Simbolo di affetto accompagnato da pigrizia e un pizzico d’ignoranza, che non guasta mai…