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TOSCANA GOTICA a primavera
… anche se piove!
All’improvviso il cielo azzurro è diventato grigio ma gli alberi germogliano e il verde aumenta: tra questi alberi in trasformazione il 3° volume di un interessante festival musicale GHOSTS IN THE TREES, tra le chiome sempreverdi dei pini domestici di San Rossore sta aleggiando un progetto magico, anche nel mio giardino non mancano le sorprese.
Dovrei essere triste e un po’ lo sono,
arrabbiata anche e tantissimo
o felice come un proiettile senza bersaglio.
Forse ho già scritto questa frase?
Nel mio taccuino certamente…
“La seconda primavera senza di te, che hai creato questo sito”
E lo so com’è. Ho vissuto la maggior parte delle mie primavere senza di lui e odiavo la primavera.

Quest’anno però germogliano i fantasmi tra gli alberi del giardino di una vecchia scuola e, quei germogli saranno suoni, musica, volti, idee, persone. Ecco che il mini-festival dell’aprile 2024 dalle cui emozioni ancora non mi sono ripresa (e per questioni personali molto personali) si trasforma .
Toscana Gotica “Noi”
C’era una volta Toscana Gotica un luogo non luogo in cui molteplici erano gli incroci e i ricami: la realtà, l’umore, il sogno, l’incubo, l’architettura, il velluto rosso, certe camice damascate e la musica, l’arte figurativa, la letteratura…
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Toscana Gotica… Il regalo più bello
Il regalo più bello l’ho ricevuto il giorno del mio compleanno, un lunedì di febbraio del 2024, dopo che eravamo stati a pranzo fuori, dopo che avevo spento le candeline su una superba torta Sacher…

Quel pacchetto che Marco aveva ricevuto conteneva materiale che stava aspettando per il lavoro, così l’aveva messo via e abbiamo brindato con i miei genitori…
Eravamo ormai soli, quando Marco è arrivato con un certo entusiasmo e un po’ di imbarazzo: quel pacchetto era per me, era il mio regalo arrivato incredibilmente puntuale, forse troppo!
Non avevo idea di cosa ci fosse dentro.
Il Cammino – Serena S-
Premessa:
Non tutti comprendono che la mia urgenza è il non pensare ed essere rivoluzionaria nel mio vivere quotidiano, quindi nel creare. Cercare di guarire con l’irrazionalità mi ha condotto fino a qui, ancora in piedi sulle mie gambe. Qualcuno non aveva ben compreso che non sono un bersaglio facile e ora, con un libro di Colette al mio fianco, e un dolore fisico palpitante ma non opprimente, cerco di aprire una finestra su un mondo che non esiste.








